"Fare o
non fare.
Non c’è provare"

La consapevolezza non è una elaborazione concettuale o una costruzione logica sulla realtà. Riguarda piuttosto il conoscere la realtà attraverso un contatto diretto con l’esperienza.
Per riscoprire ed apprezzare il vero contenuto della parola consapevolezza c’è da fare una cosa per nulla inedita, la pratica.
Qui entra in gioco la mindfulness o presenza mentale la cui pratica costante ci porta a sviluppare la consapevolezza nelle sue varie forme (pensieri, corpo ed emozioni), rompere la routine in cui siamo assorbiti, recuperare le nostre risorse e sviluppare al meglio le nuove abitudini orientate all’attenzione consapevole, alla risposta anziché alla reazione agli stimoli, alla calma, alla fiducia in se stessi ed alla chiarezza e lucidità decisionale.
In questa fase la mindfulness si mescola con il coaching e la sua metodologia, perché potendo contare sulla piena consapevolezza della situazione attuale, è possibile anche individuare in maniera chiara gli obiettivi personali e professionali, facendo in modo che coesistano e sviluppare le giuste strategie perché tutto ciò avvenga. 

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